Japchae
I piatti tradizionali sono sempre molto apprezzati, indipendentemente dallo stato e dalla cultura in cui siamo immersi. Questi piatti sono in grado di raccontare le origini del paese che si sta visitando, di raccontare le sue colture, le abitudini alimentari e tanto altro. Assaggiare queste portate vuol dire immergersi in pieno in un paese estero.
Proprio per questo chiunque voglia visitare la Corea deve assolutamente provare, almeno una volta, il Japchae. Tutti sappiamo che nell’estremo Oriente è normale mangiare noodles, soia e riso e il Japchae non si discosta così tanto da questa visione occidentale. Il Japchae, infatti, è un piatto di noodles di patate dolci accompagnati con un sugo alle verdure. Il gusto è molto particolare ed è un misto di piccante e di dolce, sapore conferito soprattutto dai noodles, ovvero vermicelli o spaghetti.
Siamo in presenza di un piatto vegano, adatto quindi a tutti. Nonostante, con gli anni, siano state introdotte versioni contenenti anche la carne, il Japchae originale comprende solo le verdure. Il nome stesso del piatto indica una portata composta da un mix di vegetali.
Secondo antichi annali storici, la nascita di questo piatto viene fatta risalire agli inizi del XVII° secolo quando, Yi Chung lo prepara per il banchetto reale dell’allora re Gwanghae-gun. Ai tempi il piatto comprendeva solo verdura e funghi accuratamente saltati in padella, senza alcuna presenza di noodles. Il Japchae venne così apprezzato dal re che non solo lo inserì tra i piatti reali, ma premiò anche il suo creatore con un’alta onorificenza. Il piatto era considerato talmente elegante da meritare di essere servito alla famiglia reale, agli alti rappresentanti del regno e anche in occasione di banchetti ufficiali.
Come accade sempre, con il passare degli anni anche questa “reale portata” venne, piano piano, adottata dalla gente comune. La sua fama, però, dilagò soprattutto nel XX° secolo, quando si iniziarono a reperire i noodles di patate dolci confezionati in qualunque negozio, importati in Corea dalla vicina Cina. Fu così che questi vermicelli divennero l’ingrediente principale del Japchae.
Volendo rimanere fedeli alla tradizione, scopriremo la ricetta di questo piatto coreano.
Ingredienti per il Japchae
Iniziamo con il preparare tutto ciò che ci serve per due porzioni di Japchae. Ci serviranno:
• 120 gr. di noodles di patate dolci, chiamati dangmyeon
• 1 carota
• 1 cipolla
• 50 gr. di funghi champignon
• 50 gr. di spinaci freschi
• 1 peperone rosso
• 1 peperone giallo
• 1 spicchio di aglio tritato
• 1 cipollotto
Il punto forte di questi piatti orientali non è rappresentato solo dai loro colori vivaci, ma anche dai saporiti condimenti che vengono usati. Per condire il nostro Japchae ci serviranno:
• 1 cucchiaio di zucchero
• 4 cucchiai di salsa di soia
• 1 cucchiaio di semi di sesamo tostati
• 1 cucchiaio di olio di semi di sesamo
• mezzo cucchiaino di pepe nero macinato
Iniziamo a cucinare
Il primo step consiste nel lavorare le verdure, tutte rigorosamente fresche! Prendiamo gli spinaci freschi e facciamo bollire per una manciata di secondi un acqua salata bollente. Trascorsi circa 30 secondi, scolateli ed eliminate con cura tutta l’acqua in eccesso: prestate attenzione, però, a non tritarli o romperli.
Puliamo con cura le altre verdure e tagliamola tutta a fiammifero.
Prendiamo una padella, versiamoci un cucchiaio di olio e soffriggiamo metà cipollotto. Solo in un secondo momento potremo andare ad aggiungere la carota, i peperoni e la cipolla. Continuate a mescolare con attenzione e aggiungete il pepe solo quando vedrete che le verdure sono ormai cotte. Spegnete il fuoco sotto la padella e lasciamo il tutto da parte: ci servirà più tardi.
Passiamo ora ad occuparci dei noodles. Portiamo ad ebollizione dell’acqua e immergiamoci i vermicelli lasciandoli cuocere per 3 minuti. Trascorso il tempo necessario, scoliamo i noodles e, cosa molto importante, passateli sotto acqua corrente fredda. In questo modo si bloccherà la loro cottura impedendo che scotti.
Dopo aver preparato le verdure e gli spaghetti, non rimane altro che occuparsi della salsa di condimento.
Prendiamo una padella, aggiungiamo un cucchiaio di olio e la metà di cipollotto avanzato: facciamo rosolare il tutto a fiamma media. Dopo qualche secondo, aggiungiamo la salsa di soia (immancabile nella cucina orientale!) e lo zucchero. Lasciate cuocere il tutto fino a quando la salsa non si sarà addensata e lo zucchero completamente disciolto in essa.
Mantenendo sempre la fiamma accesa, unite i noodles, le verdure e fate saltare tutti gli ingredienti nella padella. Mescolate accuratamente per almeno un paio di minuti prima di spegnere il fuoco.
L’ultimo passaggio consiste nell’aggiungere i semi di sesamo, ancora un’ultima mescolata e servite!
Il Japchae può essere servito sia caldo sia tiepido, non vi sono particolari indicazioni in merito, ma tutto dipende dai gusti personali.
Le verdure sopra utilizzate, sono quelle presenti nella ricetta originale e diffusa in tutta la Corea, ma si è liberi di ricorrere anche ad altri tipi di vegetali. La cosa importante è che venga mantenuto il tipico sapore agrodolce del piatto.