Come imparare il Coreano da autodidatta
Il modo migliore per imparare nuove lingue è quello di frequentare corsi specializzati e interfacciarsi con insegnanti madrelingua. Ma quando questo non è possibile, lo studio da autodidatta può dare ugualmente grandi risultati e soddisfazioni. Il Coreano non fa eccezione.
La prima cosa da considerare quando ci si appresta a studiare da soli una lingua è il tempo che siamo disposti a dedicare all’apprendimento. Soprattutto all’inizio, è bene essere costanti, stabilire giorni e orari da dedicare al Coreano ed essere sempre ligi al dovere, rispettando l’impegno preso e senza tergiversare. Spesso è utile imporsi dei piccoli traguardi da raggiungere, frasi base da imparare a pronunciare e a scrivere: il loro raggiungimento servirà come stimolo per proseguire nello studio.
Ormai esistono molte app ideate per l’apprendimento delle lingue straniere. Certo, queste possono risultare utili ma, la maggior parte delle volte, non considerano l’aspetto grammaticale di ogni linguaggio.
Per imparare una nuova lingua occorre andare per gradi, prima si devono studiare le regole e dopo, grazie a queste app sui nostri smartphone, possiamo provare a metterle in pratica.
L’alfabeto coreano
Esattamente come altre lingue dell’Estremo Oriente, anche il Coreano ha un alfabeto completamente diverso dal nostro. L’alfabeto coreano, hangŭl (한글), non è composto da ideogrammi come il Giapponese, sebbene così possa sembrare, ma è un alfabeto fonetico esattamente come quello italiano. Ogni simbolo, infatti, corrisponde a un ben preciso suono e non a una parola.
Molteplici sono le difficoltà di questo alfabeto. Anzitutto è assai ampio. Secondariamente occorre apprendere alla perfezione quale suono coincide con un determinato segno. In terzo luogo, la parte più difficile è senza dubbio la pronuncia: spesso infatti ci sono suoni tra loro molti simili ma, ovviamente, molto diversi nel significato. Fare confusione è molto facile!
Lo studio dell’hangŭl richiede anche alcuni giorni e una costante pratica. Ognuno ha i suoi tempi e, per fortuna, sono numerosi i video tutorial online che spiegano come migliorare la pronuncia di ogni singolo suono.
Grammatica: la base di ogni lingua
Come detto, non possiamo iniziare ad apprendere parole Coreane senza avere la minima idea di come funzioni la grammatica e la struttura della frase in Corea.
Solo partendo dalle basi e dalle fondamenta, possiamo aspirare a comprendere in pieno il Coreano e a parlarlo ugualmente bene.
Fortunatamente, al giorno d’oggi, numerosi sono i libri o i siti internet specializzati nell’apprendimento del Coreano: spetta solo a noi decidere con quale formato e supporto ci sentiamo più a nostro agio e quale riteniamo più chiaro e utile. La cosa migliore sarebbe dare un occhio a entrambi, almeno all’inizio: recarsi presso una libreria o una biblioteca, vi aiuterà a chiarire le idee. Potrete consultare alcuni libri sul Coreano, capirne l’organizzazione e come sono suddivise le unità di studio.
In rete, invece, analizzerete uno dei tanti siti o video per capire se sono abbastanza chiari.
Prendetevi del tempo per stabilire su cosa studiare e, una volta deciso, continuate sul medesimo supporto: a volte saltare da un libro all’altro o da un sito all’altro serve solo a confondere le idee, soprattutto per lingue complesse come il Coreano!
Scrivere e memorizzare: step importanti per l’apprendimento
Nell’apprendimento di una lingua da autodidatta non basta dedicarsi alla grammatica e allo studio della costruzione della frase, ma è anche importante imparare a scrivere correttamente e ad assimilare i vocaboli. In lingue composti da idiomi o da segni come nei linguaggi dell’Estremo Oriente, questi esercizi si rivelano fondamentali.
Scrivendo più volte la traduzione in Coreano di nomi di oggetti comuni, aiuta a memorizzare più velocemente non solo la parola in se ma anche il modo in cui deve essere scritta.
In questo caso potete dare libero sfogo alla vostra fantasia. Potete scrivere anche 20 volte la parola “madre” in Coreano e fare lo stesso per altri vocaboli, fino a quando non vi saranno entrati in testa. Un altro metodo è quello di attaccare piccoli post-it sugli oggetti di uso comune con sopra scritta la traduzione in Coreano: questo metodo è particolarmente utile per coloro che vantano una memoria visiva.
Un altro metodo per memorizzare le parole è quello di utilizzarlo in frasi di senso compiuto, contestualizzando quindi le parole proprio come si farebbe in un normale discorso.
L’utilità dell’ascolto
A volte si dice che per le lingue straniere serve orecchio…in parte è vero. Ascoltare film, canzoni o anche semplici video in rete in Coreano vi aiuterà a far lavorare l’orecchio e ad abituarvi al parlato. Dopo aver studiato sempre sui libri ed esservi basati sullo scritto, lo step successivo è proprio quello di confrontarvi con il parlato. Vi aiuterà ad abituarvi agli accenti, a migliorare la pronuncia e a carpire la composizione delle frasi.
Guardare film in Coreano con i sottotitoli in Italiano, non solo sarà più interessante, ma imparerete meglio divertendovi.
È in questa fase che le app per gli smartphone vi possono tornare utili: molte volte, infatti, queste comprendono anche dialoghi fittizi, scenette ed esercizi ad essere correlati.
Mettere in pratica quanto appreso ed esercitarsi nel dialogare
Lo step finale è sempre quello: passare dalla teoria alla pratica e buttarsi. Più farete esercizio e prima imparerete, più ripeterete termini, parole e frasi e più affinerete la vostra pronuncia.
Se fosse possibile, l’ideale sarebbe parlare ogni giorno per un’oretta in Coreano con un madrelingua: vi correggerà, imparerete di più e migliorerete giorno dopo giorno.
In futuro, potrete anche pensare a una vacanza studio in Corea!