Cosa mangiare in Corea del Sud
La Corea del Sud è pregna di fascino, sotto molti punti di vista. Uno degli elementi che la caratterizzano e ne valorizzano cultura e tradizione è certamente l’enogastronomia locale, tanto da renderla meta ideale per gli amanti della buona cucina.
Quando ci si reca in un ristorante in Corea del Sud salta subito all’occhio la disposizione dei tavoli, tendenzialmente unificata. Per una questione sociale si tende a considerare questo momento come un’occasione per poter stare insieme e anche per aprirsi agli altri. È buona abitudine non lasciare mancia, poiché ritenuto offensivo. Le pietanze vengono servite con bacchette e cucchiaio, non ci sono forchette e coltelli.
Per scoprire tutto di un paese e di una città è indispensabile immergersi nella sua tradizione culinaria, soprattutto passando in rassegna i migliori e più tradizionali piatti che essa offre.
I must della cucina tradizionale coreana
La cucina della Corea del Sud è tra le più conosciute al mondo, influenzata molto dalla tradizione cinese e giapponese è riuscita a creare dei piatti unici con sapori molto forti e particolari. Le differenze principali con la cucina italiana non sono tanto nella preparazione dei piatti, molto simile, quanto negli ingredienti. I pomodori ad esempio in Corea sono considerati come frutta e non verdura e quindi vengono accompagnati con lo zucchero, viene poi fatto largo uso di salse e riso. I due capisaldi sono i bulgogi, ovvero fettine di manzo cotte sulla brace e il kimchi, un mix di cavolo e verdure fermentate. La cucina coreana è particolarmente ricca di verdure, carni e spezie combinate secondo le antiche ricette.
Per quanto riguarda le bevande è possibile gustare degli ottimi vini, tra questi degni di nota lo yakju e il takju ricavati dai cereali. Anche la birra è diffusa e apprezzata ma è diversa da quella nostrana. Ideale alla fine del pasto una bella grappa soju.
Gli alimenti utilizzati nella cucina coreana
La cucina coreana, come avviene per ogni paese, cambia molto da regione a regione ma fonda su alcuni ingredienti che vengono utilizzati come base per le preparazioni e ricorrono in tanti piatti:
CEREALI – La cultura locale fonda sui cereali, ci sono addirittura miti e leggende che narrano come la Corea sia stata creata proprio da questi. Già in epoca pre-moderna i cereali come orzo e miglio erano molto apprezzati, poi si sono affiancati grano, frumento e sorgo. Oggi la base di quasi tutte le pietanze locali è il riso raffinato. Il metodo di cottura solitamente avviene con una pentola apposita di ferro chiamata sot che risale al periodo di Silla ed è stata portata fino ai giorni nostri. Il riso per le pietanze è bianco, può essere anche tritato o messo in una zuppa come aggiunta.
LEGUMI – Un altro cavallo di battaglia coreano, al punto che nei siti archeologici sono stati ritrovati resti di legumi. La soia è uno dei germogli più diffusi in tante varianti differenti che vanno dal latte di soia agli spaghetti coreani. Molto utilizzati anche i fagioli indiani che sono chiamati nodku e sono serviti come contorno con olio, aglio e sale. Apprezzata anche la torta di fagioli, un delizioso spuntino.
CARNI – Nell’antichità la caccia era fonte di sostentamento e per questo la carne è rimasta uno degli elementi principali della dieta coreana. Le comunità consumano grandi quantità di carne che viene servita arrostita, in zuppe o stufato. Tra le tipologie più apprezzate vi è il manzo (ritenuta la più pregiata delle carni), il pollo (a cui sono legati tantissimi miti) di cui si consuma ogni parte incluso le zampe, il maiale in tutte le sue parti (inclusa testa, reni, ecc).
PESCI E CROSTACEI – Anche i prodotti ittici sono molto apprezzati, è possibile gustare ottimi gamberetti, vongole, ostriche, sgombro, aringhe ma anche tante altre varietà. Solitamente questi sono sempre di accompagnamento a zuppe e raramente sono protagonisti della tavola.
VERDURE – La cucina coreana fa largo uso di verdure soprattutto offerte tipo insalata o sottaceto. Tra le più diffuse c’è il cavolo, le patate, gli spinaci, i germogli di fagiolo, il ravanello e una numerosa quantità di erbe medicinali come fungo dell’immortalità, bacche di Goji, agelica.
SPEZIE – Tante anche le spezie usate come condimento, tra i più famosi ci sono ganjang, il doenjang, il gochujang e vari tipi di aceto, ma anche pepe, mostarda, aglio, zenzero ed erba cipollina.
Kimchi: il piatto nazionale
Questo è un vero e proprio cavallo di battaglia coreano, in sostanza è un piatto a base di cavolo cinese marinato con aglio e peperoncino. Molto particolare e gustoso anche se l’apparenza potrebbe ingannare a causa del forte odore di aglio. Tale caratteristica, che diventa a tratti eccessiva, è in realtà la chiave del suo successo. Le foglie di cavolo vengono lasciare fermentare per sei mesi e per questo acquisiscono un sapore deciso. I coreani sono soliti consumarlo anche a colazione, ovviamente non è l’ideale per un occidentale ma è comunque un’ottima pietanza da provare a pranzo (così da avere tutto il giorno per poterla digerire).
Dakgalbi: un piatto della tradizione degli anni Sesssanta
Un piatto povero eppure molto amato, realizzato con pollo, salsa di soia, curry, pasta di chili e sesamo. La carne viene fatta marinare e la carne, ricca di tutto il sapore, viene fatta cuocere con verdure e cipolle. La ricetta tipica è originaria del Chuncheon ed il piatto è così famoso da avere addirittura un festival dedicato. Perfetto sia a pranzo che a cena è gustoso ed economico.
Kalguksu: il meglio della cucina moderna
La tipica zuppa a base di noodle fatti a mano. Questo piatto non è piccante e si tratta di uno dei pochissimi a non esserlo in tutta la cucina coreana. I noodle sono a base di uova e farina e vengono tagliati uno ad uno con il coltello e poi bolliti con acciughe, alici o frutti di mare. A parte viene preparato un brodo di pollo in cui poi sono adagiati e bolliti tutti gli ingredienti per molte ore.
Gukbap: la tipica zuppa coreana
Un must della cucina locale sono le zuppe che vengono realizzate con riso e in molte differenti varianti. Una delle più buone ha come ingrediente i germogli di soia e la carne di maiale ma ci sono tantissime ricette gustose da provare. Questa zuppa in Corea costa circa un euro e per questo è definito come piatto povero.
Tteokbokki: gnocchi di riso allungati
Questi sono gnocchi di riso che vengono serviti con salsa piccantissima, a vederla sembra quasi un classico sugo italiano in realtà si tratta di una preparazione veramente infuocata (non adatta a tutti i palati). Il piatto viene servito solitamente in strada come cibo da asporto, ideale accompagnato da un buon vino di riso locale.
Samgyeopsal: quando la cucina si fa anche divertente
Il piatto consiste in fette di pancetta che vengono servite ai clienti con una piastra posta al centro del tavolo, ognuno può quindi decidere come cuocere la carne e apprezzarne la freschezza. Il piatto è gustosissimo perché accompagnato da vari contorni come insalata, kimchi, riso e salse che contribuiscono a rendere questa sfiziosa pietanza una vera leccornia.
Il meglio della pasticceria coreana: i dolci da provare assolutamente
La pasticceria coreana ha dell’incredibile, non solo per quanto riguarda i sapori ma anche per i colori e lo stile in cui vengono presentate le prelibatezze locali. Per i dolci la cultura prevede un mix di riso, fagioli, semi, miele. Molto diffuso per accompagnarli il tè verde.
GANGJEONG – Uno dei dolci tipici a base di riso mixato a cannella, frutta, zucchero, sesamo. Sono un mix perfetto tra un tocchetto di sushi e un pezzo di torroncino.
DASIK – Questi piccoli e colorati dolcini all’apparenza sembrano dei biscotti, ed effettivamente servono propriamente per accompagnare l’ora del tè. Vengono preparati con farina, polline di pino e miele e sono sempre coloratissimi.
YAKGWA – Questi biscotti risalgono ai riti buddisti dell’anno 1000 e ancora oggi sono molto apprezzati. Realizzati con farina, liquore, olio di sesamo, miele e zenzero impastati e poi fritti e ricoperti di miele.
MAEJAKGWA – Dolcetti coloratissimi e dalla forma particolare che richiama una sorta di nastro. Hanno un gusto unico grazie ai pinoli e allo zenzero e sono anche molto belli da vedere (perfetti se volete portare un regalino unico a qualche amico o parente).
YEOT – Riso, mais, patate dolci fermentate danno vita a questo piatto molto semplice che è simile ad una caramella gommosa. La leggenda dica che sia un porta fortuna e per questo è consumato dai ragazzi prima di sostenere gli esami.
BAEKSEOLGI – Particolari dolci tipici, sono simbolo di purezza e per questo vengono consumati solo in determinate ricorrenze come un compleanno. Molto semplici ma altrettanto gustosi.
YAKSIK – Un dolce la cui ricetta risale al XIII secolo a base di riso a cui poi sono stati aggiunti tanti altri ingredienti come pinoli, castagne, miele. Hanno una forma rettangolare che richiama proprio i nostri torroni.
JEOLPYEON – Un dolce ideale per chi non ama i cibi troppo zuccherosi. Realizzati con farina di riso cotta in speciali vaporiere. Hanno forme particolari e sono servite con olio di sesamo.
KKUL PPANG – Dolci di pastella ripieni di fagioli rossi, un piatto certamente particolare e degno di nota. Un tempo venivano dati ai marinai per i lunghi viaggi, oggi vengono invece consumati vicino al tè verde.
La gastronomia locale è veramente molto buona e variegata, ovviamente ci sono profonde differenze con le tipicità occidentali ed è per questo una sorta di viaggio sperimentale anche per il palato. Provare tutti i piatti locali è un’esperienza da fare assolutamente, l’unica attenzione che bisogna porre è se si ha qualche particolare allergia dal momento che la cucina coreana pur essendo povera non è semplice e per ogni pietanza vengono impiegati tantissimi prodotti differenti. Spesso i menu non indicano gli allergeni presenti e bisogna fare attenzione, in tutti gli altri casi è possibile lasciarsi guidare anche dai ristoratori locali che sono da sempre impegnati a portare avanti una tradizione millenaria fatta di ricette degli antenati ma anche simpatiche innovazioni.