Bibimbap
Quando le temperature iniziano a calare, sale la voglia di scaldarsi con un piatto caldo che sazi la pancia e soddisfi al contempo le papille gustative. I coreani hanno trovato una perfetta soluzione: il bibimbap. Questo piatto coreano è una pietanza che sa di casa e che racconta di momenti in famiglia. Analizzando la parola stessa, Bibimbap, è impossibile non notare come il termine suoni quasi come un piccolo scioglilingua infantile. Le origini linguistiche del Bibimbap non riescono a descrivere la quantità di ingredienti e l’articolata semplicità che compone questa pietanza. Bibim vuol dire misto, mentre bap è un termine che indica il riso in coreano.
Si tratta infatti una ciotola di riso, che viene cotto al vapore e accompagnato da altri ingredienti tipici, come verdure passate in padella e uova fritte o strapazzate. Come del resto accade in moltissime culture al mondo, i piatti più amati e giunti fino ai giorni nostri derivano dalla necessità di non sprecare mai il cibo. Nelle famiglie coreane, il bibimbap nasce proprio dall’esigenza di usare riso e avanzi del giorno prima. Ecco perché alcune versioni possono comprendere anche degli ingredienti più pregiati, come la carne o dei pezzetti di tofu. Alcuni dei condimenti tipici includono: funghi shiitake, cetrioli tritati, carote fatte a julienne, zucchine a fette, germogli di soia e ravanello. Quel che davvero distingue però il bibimbap è la fase di preparazione, quando la ciotola viene ricoperta di olio di sesamo e mantenuto in caldo, in maniera tale che il riso continui la cottura e diventi croccante anche una volta servito di fronte ai commensali. In modo molto simile a quel che avviene in Italia per l’insalata di riso, questo piatto può essere servito tiepido d’estate, ma si esprime al meglio nelle fredde sere invernali, quando viene portato in tavola fumante ed accompagnato dall’immancabile vaschetta laterale di gochujang, ossia una pasta di peperoncino rosso, che aggiunge acidità, calore e piccantezza. Le versioni più moderne di bibimbap sono servite all’interno di un vaso di pietra riscaldato, noto con il nome dolsot, e prevedono un ruolo centrale di un uovo crudo posto in cima. Per un piatto che vanta origini familiari, si tratta di una pietanza che richiede un livello di attenzione altissimo e ben rappresenta la cura minuziosa che i coreani mettono nella preparazione di quel che viene condiviso con i propri cari.
Per preparare il bibimbap, è necessario infatti tenere in considerazione la presentazione del piatto: è necessario avere almeno cinque diversi colori di ingredienti scelti per accompagnare il riso. Estetica e nutrizione sono due componenti imprescindibili, che vanno a braccetto nella cultura asiatica, in particolare quella coreana. Anche per il suo appeal, oltre che per i tanti nutrienti, i coreani ritengono che il bibimbap prevenga le malattie nei mesi invernali. Non è un caso infatti che i colori vengano scelti per rispecchiare i punti cardinali e le parti del corpo.
Come preparare il bibimbap
Gli ingredienti necessari per preparare un bibimbap davvero saporito che soddisfi la fame di quattro persone sono i seguenti:
– 400 g di riso basmati
– quattro uova
– 300 g di zucchine
– una manciata di spinaci
– 200 g di germogli di soia
– 200 g di carote
– 300 g di macinato di manzo
– salsa di peperoncino (a piacere)
– olio di semi di sesamo q.b.
– due spicchi d’aglio
– semi di sesamo tostati
– sale q.b.
– un cucchiaino di zucchero di canna
Il procedimento è molto semplice: come prima cosa è necessario lavare accuratamente le verdure. Procedere con il tagliare le zucchine e le carote a julienne, mentre si mettono a sbollentare gli spinaci per circa un minuto in acqua salata. Dopodiché si procede a togliere il liquido in eccesso, tagliandoli a piccole strisce. Sciaquare i germogli di soia con cura, eliminando tutta l’acqua. Procedere con il tritare in modo molto fine uno spicchio di aglio, unendolo in una ciotola assieme al macinato di carne, lo zucchero di canna, un cucchiaio (o più se necessario) di salsa di soia, un cucchiaio di olio di sesamo e mescolare il tutto. Nel frattempo cuocere il riso basmati a vapore e tritare il secondo spicchio d’aglio, lasciando il tutto da parte.
Per la cottura, prendere una padella tipo Wok e riscaldarvi all’interno un cucchiaio circa di olio di sesamo e, una volta caldo, aggiungere il mix di carne insaporito. Salare e cuocere per circa cinque minuti o almeno finché non sarà tutto cotto. Togliere la carne dal Wok e utilizzando sempre la stessa padella aggiungere metà dell’altro aglio precedentemente tritato, lasciando saltare per qualche secondo. A questo punto unire gli spinaci e far saltare per una manciata di secondi, per poi togliere anche questi dalla padella e mettere da parte. Dopo aver aggiunto un po’ di olio di sesamo nella padella, far saltare il resto dell’aglio tritato in modo da aromatizzare ed unire i germogli di soia salando e saltandoli per circa un minuto, per poi toglierli e riporli. Ripetere il passaggio con zucchine e successivamente con le carote avendo cura di aggiungere sale in entrambi i passaggi.
All’interno di un pentolino a parte, friggere le uova in stile occhio di bue, avendo cura di lasciare il tuorlo tenero e mettere da parte. Prima di servire, scaldare in forno quattro ciotole di pietra oppure in ghisa. In ogni piatto appoggiare del riso ed adagiare la carne e tutte le verdure tenendoli separati, formando un cerchio. Completare con un uovo per ogni piatto e i semi di sesamo. Prima di fiondarsi sul piatto, il bibimbap deve essere lasciato riposare per qualche minuto, dopodiché si deve poggiare in cima la quantità desiderata di pasta di peperoncino, che per la sua composizione non risulterà mai comunque eccessivamente piccante. Mescolare con cura e assaggiare senza indugi quando il tutto è ancora bollente.